Giuseppe Antonio Landi, il Bibiena dell'Equatore - La misura dell'Eldorado. Vita e imprese di emiliano-romagnoli nelle Americhe
 
Giuseppe Antonio LANDI il Bibiena dell'Equatore
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Non ti meravigliare, o Studioso di Architettura, che agli egregi modelli di tanti chiarissimi maestri, che qui ti porgo, io n'abbia aggiunti alcuni miei, perché io l'ho fatto, non certamente perché io estimi che sieno degni di tal confronto, ne che possan giovarti, ma perché tu vegga, che quella strada, che agli altri addito, quella è che io cerco, e ch'io giudico la migliore. Così sapessio io per ella avanzarmi, ma non avendo a ciò forza bastante, godrò di vedere, che tu lo faccia, onde possa sperarsi, la mercè de'tuoi studi, che l'Architettura ricoveri finalmente l'antica gloria. Vivi felice. (Dedicatoria di Antonio Giuseppe Landi agli studiosi di architettura in Disegni di architettura tratti per lo più da fabbriche antiche ed intagliate da Giuseppe Landi)
 
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Personaggi/Viaggiatori


Ferdinando Galli Bibiena


Ferdinando Galli Bibiena o anche Bibiena (1657-1743)

Ferdinando Galli Bibiena o anche Bibiena (1657-1743), architetto bolognese e principale esponente della famosa dinastia di geniali artisti attivi nel Settecento in diverse corti europee. I segreti e la pratica di mestiere di questo gruppo famigliare si esprimono prevalentemente nella scenografia e nella architettura teatrale portando un profondo rinnovamento nella concezione dello spazio scenico. Ferdinando, dotato di grande ingegno è scenografo, quadraturista, decoratore di architetture, ed ideatore della innovativa tecnica della “veduta per angolo” con impianto prospettico in diagonale. Dopo una precoce attività presso i Farnese a Parma e Piacenza, opera nelle principali città italiane, a Barcellona ed a Vienna. Con la creazione dell’ Accademia Clementina a Bologna, nel 1719 è nominato professore nella Scuola di Architettura divenendo maestro di Giuseppe Antonio Landi. Autorevole insegnante pubblica per i suoi numerosi allievi diverse opere destinate alla didattica tra cui il manuale Direzione a’giovani studenti nel disegno dell’architettura civile.


 

Marchese de Pombal


Marchese di Pombal, Louis-Michel van Loo (1707-1771) e Claude-Joseph Vernet (1714-1789) (Museo della Città di Lisbona)

Marchese di Pombal è il titolo con cui è abitualmente conosciuto Sebastião José de Carvalho e Melo (1699-1782), politico e potente ministro portoghese durante il regno di D. José I, il Riformatore. Ambasciatore a Londra ed a Vienna, dopo il disastroso terremoto che distrugge Lisbona nel 1755 organizza i soccorsi e pianifica la ricostruzione della città. Nello stesso anno è nominato capo del governo. Per quasi 27 anni domina la scena politica del paese accentrando un potere assoluto ed avviando un programma di riforme all’insegna dei principi dell’Illuminismo. Abolisce la schiavitù, riorganizza il sistema dell’istruzione, elabora un nuovo codice penale, introduce nuovi abitanti nelle colonie, fonda la Compagnia delle Indie Orientali, riorganizza l’esercito, rafforza la marina, sviluppa l’agricoltura, il commercio e le finanze. In seguito all’attentato al re nel 1758, promuove una dura repressione delle frange dissidenti della aristocrazia, l’espulsione dei Gesuiti ed affronta con durezza le rivolte popolari. Nel 1770 il re gli concede il titolo di marchese. Dopo la morte del sovrano, viene condannato per abuso di potere ritirandosi dalla vita pubblica nella sua proprietà di campagna.


 

Charles-Marie de La Condamine


Charles-Marie de La Condamine (1701 – 1774). Dipinto nel 1761 (Parigi inv.i.86) (Biblioteca dell'Osservatorio di Parigi)

Matematico, geografo e geodeta francese (1701-1774). Dopo una iniziale carriera militare si dedica alla scienza. Dal 1735 al 1744 è a capo di una importante spedizione scientifica della Accademia francese delle Scienze in Sud America allo scopo di misurare la lunghezza di un meridiano in prossimità dell’Equatore. Le sue misurazioni avvalorarono la teoria di Isaac Newton sullo schiacciamento del globo ai poli. Insieme con Louis Godin e Pierre Bouguer affronta un viaggio molto difficoltoso, partendo da Quito e discendendo il rio delle Amazzoni. Dopo essere rimasto molti anni in Ecuador e in Perù, esplora in quattro mesi buona parte del bacino amazzonico. Al suo rientro a Parigi pubblica la Relazione abbreviata su un viaggio fatto nell’America meridionale, dalla costa del Brasile e della Guyana,discendendo il fiume delle Amazzoni. Riporta in Europa i primi campioni di caucciù e, grazie all’attenzione nei confronti della cultura indigena, le proprietà del curaro e del chinino per la cura della malaria.


 

Giovanni Angelo Brunelli


Giovanni Angelo Brunelli, è nato in Italia, probabilmente a Bologna. All'epoca in cui la Corona Portoghese l'ha contrattato, era considerato un'astronomo emergente e molto rispettato. In Brasile ha fatto diverse misurazioni importanti per la cartografia ed ha osservato e descritto varie ecclissi. Al suo ritorno in Portogallo fu contrattato come professore di matematica del Reale Collegio dei Nobili di Lisbona, ed ha tradotto, in portoghese, l'opera Elementi, dal greco Euclides (del 300 a. C. circa). Dopo la sua morte, sua biblioteca con piu di 3.500 volumi e innumerevoli manoscritti é stata acquisita dalla Reale Biblioteca di Rio de Janeiro (attuale Biblioteca Nazionale di Rio de Janeiro) nel 1818.


 

Alexandre Rodrigues Ferreira


Alexandre Rodrigues Ferreira (1756-1815), naturalista brasiliano formatosi all’Università di Coimbra. Allievo di Domenico Vandelli ebbe una formazione enciclopedica. Nel 1783 arriva nel Pará al comando di una spedizione scientifica, denominata Viaggio Filosofico, nel nord del Brasile con il compito di esplorare l’Amazzonia e raccogliere materiale per il Museo Reale dell’Ajuda. Accompagnato dai disegnatori Joaquim José Codina e José Joaquim Freire e dal botanico Agostinho Joaquim do Cabo, percorre fino al 1792 le Capitanie del Gran-Pará, Rio Negro, Mato Grosso e Cuiabà. Durante i quasi dieci anni della spedizione, cui si aggrega per inizialmente anche Giuseppe Antonio Landi, rileva un impressionante quantità di informazioni sul patrimonio naturale ed etnografico dei territori percorsi con la raccolta di migliaia di esemplari della flora, della fauna e campioni minerali inviati a Lisbona. La sua documentazione, in parte dispersa con l’occupazione francese del Portogallo, si conserva ancora in misura consistente, insieme ad un rilevante patrimonio iconografico, nella Biblioteca Nazionale di Rio de Janeiro ed al Museo Bocage di Lisbona.


 

Domenico Agostino Vandelli


Domenico Agostino Vandelli (1735-1816), medico, botanico e chimico italiano, già professore all’Università di Padova. Chiamato dal Marchese di Pombal, si trasferisce in Portogallo nel 1764-65. Viene subito nominato lettore di chimica e scienze naturali all’Università di Coimbra, Fonda ed è nominato direttore dei Giardini Botanici dell’Ajuda (1768) e di Coimbra (1772). Grande figura intellettuale, partecipa alla fondazione e ne diviene membro, della Accademia Reale delle Scienze a Lisbona e socio di numerose altre società scientifiche. Concepisce e coordina l’organizzazione dei Viaggi Filosofici, dei quali redige le istruzioni, condotti dai suoi allievi prediletti nelle colonie portoghesi. Queste spedizioni, tra cui quella più importante di Alexandre Rodriguez Ferreira, consentono la scoperta e la classificazione di centinaia di nuove specie.